giovedì 26 dicembre 2019

Domenica, 31 Luglio 2011

Travis O'Hearn guidava una Chevy Impala vecchia di quindici anni comprata a Los Angeles con i soldi che il demone aveva rubato a un magnaccia. Il demone, in piedi sul sedile del passeggero e con la testa fuori dal finestrino, ansimava al vento della costiera, entusiasta e sbavante come un Setter irlandese. Di tanto in tanto ricacciava la testa nell'abitacolo, guardava Travis e cantilenava «Tua madre fa i pompini all'infer-no, tua madre fa i pompini all'infer-no» in tono infantile e dispettoso. Poi roteava la testa qualche volta per aggiungere enfasi.
Avevano passato la notte in un motel economico a nord di San Junipero e il demone aveva sintonizzato la tv su un canale che dava la versione integrale dell'Esorcista. Era il suo film preferito. Perlomeno, pensò Travis, era meglio dell'ultima volta, quando il demone aveva visto Il mago di Oz e passato un giorno intero a fingere di essere una scimmia volante o a urlare: «E questo vale anche per il tuo cagnolino».

Da "Demoni - Istruzioni per l'uso" di Christopher Moore, Ed. Elliot

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