giovedì 26 dicembre 2019

Sabato, 29 Dicembre 2007

19.00   Di ritorno a casa mi metto a pensare davanti alla televisione. Macchino un piano per prendere contatto con la mia vicina senza suscitare i suoi sospetti sulle mie intenzioni. Provo di fronte allo specchio.
20.30   Vado a casa della mia vicina, busso leggermente alla sua porta con le nocche, mi apre la mia vicina in persona. Mi scuso di importunarla a quest'ora e le dico (ma è una menzogna) che stavo cucinando e mi sono accorto di colpo di non avere neanche un chicco di riso. Sarebbe così gentile da prestarmi una tazzina di riso, che le restituirò senza fallo domattina presto, appena apre Mercabarna (alle 5 del mattino)? Ci mancherebbe altro. Mi dà la tazzina di riso e mi dice che non c'è bisogno che le restituisca il riso, né domani né mai, che i vicini ci sono per questo. La ringrazio. Ci salutiamo. Chiude la porta. Salgo di corsa in casa e butto il riso nella spazzatura. Il piano sta funzionando meglio di quanto io stesso avessi previsto.
20.35   Torno a bussare alla porta della mia vicina. Mi apre lei personalmente. Le chiedo due cucchiai d'olio.
20.39   Torno a bussare alla porta della mia vicina. Mi apre lei personalmente. Le chiedo una testa d'aglio.
20.42   Torno a bussare alla porta della mia vicina. Mi apre lei personalmente. Le chiedo quattro pomodori pelati, senza semi.
20.44   Torno a bussare alla porta della mia vicina. Mi apre lei personalmente. Le chiedo sale, pepe, prezzemolo, zafferano.
20.46   Torno a bussare alla porta della mia vicina. Mi apre lei personalmente. Le chiedo duecento grammi di carciofi (già bolliti), piselli, fagioli.
20.47   Torno a bussare alla porta della mia vicina. Mi apre lei personalmente. Le chiedo mezzo chilo di gamberetti sgusciati, cento grammi di rospo di mare, duecento grammi di telline vive. Mi dà due schiaffi e mi dice che vada a mangiare al ristorante e la lasci in pace.
21.00   Sono così depresso che non ho neanche la voglia di mangiare i dodici chili di frittelle che mi sono fatto portare da un fattorino. Sali di frutta Eno, pigiama e denti. Prima di coricarmi, intono le litanie a perdifiato. Ancora nessuna notizia di Gurb.
Da "Nessuna notizia di Gurb" di Eduardo Mendoza, Ed. Feltrinelli

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