giovedì 26 dicembre 2019

Martedì, 23 Gennaio 2007

«È un'infamia» dichiarò Merceditas, a debita distanza dalle mani di Fermín. «Poverino, è buono come il pane e non fa del male a nessuno. Gli piace travestirsi ed esibirsi su un palcoscenico, e allora? La gente è proprio cattiva.»
Don Anacleto taceva e fissava il pavimento.
«Non cattiva» replicò Fermín. «Idiota. È ben diverso. La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L'idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all'istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione. Si sente orgoglioso in quanto può rompere le palle, con licenza parlando, a tutti coloro che considera diversi, per il colore della pelle, perché hanno altre opinioni, perché parlano un'altra lingua, perché non sono nati nel suo paese o, come nel caso di don Federico, perchè non approva il loro modo di vestirsi. Nel mondo c'è bisogno di più gente cattiva e di meno rimbambiti.»
Da "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón, Ed. Mondadori 
(Grazie ad Angela per la segnalazione)

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