giovedì 26 dicembre 2019

Domenica, 17 Settembre 2006

«Voglio morire», ho pensato constatando la condizione in cui mi trovavo. Eppure ne ero contenta. Esaltata dal pensiero che essere così depressa faceva molto figo, ho provato a sdraiarmi per terra. In posa. Nei momenti così mi viene subito voglia di recitare la parte della tipa eccentrica, di quella che magari si sente infelice e goffa, ma fa le cose originali. Come stare sdraiata sul nudo pavimento, che era il modo migliore di esprimere appieno la mia personalità. Tenevo la guancia schiacciata sull'asfalto, i capelli neri sparsi sul suolo che puzzava di benzina. Soffiava una leggera brezza che mi sollevava in continuo la gonna, ogni volta si vedevano le mutande, e allora? Sono rimasta immobile come una cosa marcia.
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Nasce e sparisce, nasce e sparisce, il dialogo per iscritto a pagamento.
Da "Install" di Wataya Risa, Ed. Einaudi

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