Martedì, 25 Luglio 2006
Quindi, riepilogando, dormo così bene che quando torno dalle vacanze e incontro i miei amici viaggiatori professionisti che sono andati in un posto più bello, più vivo, migliore di quello dell'anno prima, e mi chiedono, ma solo alla fine del loro eccitante racconto di viaggio, tu cosa hai fatto, io rispondo: niente. E loro notano che questo niente mi ha reso davvero felice, meno nevrotico, meno ansioso di raccontare la mia parte di avventura, meno partecipe del mondo, dei suoi problemi, dei suoi rituali.
Da "Non è per cattiveria" di Antonio Pascale, Ed. Laterza
Nessun commento:
Posta un commento