giovedì 26 dicembre 2019

Mercoledì, 20 Dicembre 2006

Raylan lo seguì sull'uscio. Guardò il giovane Crowe filare verso la macchina parcheggiata sulla strada, una vecchia Cadillac arrugginita, e lo guardò aprire il bagagliaio.
Raylan si tolse la giacca e l'appese alla maniglia della porta. Indossava una camicia azzurra con una cravatta blu scuro a strisce. Si aggiustò il cappello sulla testa. Portò la mano al calcio della rivoltella sul fianco destro, una Smith&Wesson calibro 45, ma non la estrasse dalla fondina di pelle logora.
Guardò Dewey Crowe prendere un fucile a pompa dal bagagliaio e tornare sui suoi passi, convinto, determinato, spinto dal suo stupido orgoglio a cacciarsi in una situazione dalla quale sarebbe stato poi difficile tirarsi fuori.
Ma non aveva ancora caricato il colpo in canna.
Né era in canna quando, alla vista di Raylan in maniche di camicia, Dewey Crowe aveva rallentato avanzando con passo più cauto, il fucile spianato.
Raylan disse: - Mr. Crowe? Che ne diresti di fermarti lì mentre ti spiego un paio di cosette.
E lo bloccò a una decina di metri, le spalle curve.
- Vedi di capirmi, - disse Raylan. - Se estraggo l'arma lo faccio per uccidere. Serve a questo, no, a uccidere. Ed è l'uso che ne faccio.
Pronunciava parole pesanti con un tono di voce pacato.
- Vedi di riflettere su quello che dico prima di agire, perché a quel punto sarà troppo tardi.
- Porca puttana, - disse Dewey. - Ho un cazzo di fucile a pompa puntato dritto su di te.
- Ma ce la fai a caricare il colpo in canna, - fece Raylan, - prima che ti faccio un buco in corpo?
...
- Billy, - disse Charlie, sempre irritato, - quando tu facevi finta di giocare a baseball in mezzo alla strada io stavo già con gli Oriols, i Texas Rangers, i Pittsburgh Pirates, i Detroit Tigers, poi di nuovo con il Baltimora, nell'83 mi ha ricomprato Detroit e ho chiuso i miei diciott'anni da professionista con i Tigers nelle World Series dell'84. Sono entrato al quinto inning nell'ultima partita e ho eliminato tutti e tre i battitori. Ho messo a strike out Brown e Salazar. Ho colpito Wiggins per errore, e lui è arrivato in prima base, e ho fatto ballare il grande Tony Gwynn con lanci knuckler da centodieci chilometri all'ora. Ho lanciato per due inning e un terzo, in tutto ventisei lanci e di questi solo cinque erano ball. Wiggins l'ho colpito sullo 0-2, il mio unico errore, volevo fargli la barba con un lancio veloce, ma, è venuto un po' troppo stretto . Ho messo a strike out Al Oliver, Gorman Thomas e Jim Rice. E poi Darrel Evans, Mike Schmidt, Bill Madlock, Willie McGee, Don Mattingly, e Wade Boggs per ben due volte nella stessa partita... ammesso che questi nomi ti dicano qualcosa.
Da "Quando le donne aprono le danze" di Elmore Leonard, Ed. Einaudi 

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